Omar Galliani - Per vedere le ombre e i colori
19 novembre 2005 - 19 gennaio 2006
“Per vedere le ombre e i colori” dal 19 novembre 2005 al 19 gennaio 2006 Foto: Fabio Fantini (Reggio Emilia)
“Per vedere le ombre e i colori” dal 19 novembre 2005 al 19 gennaio 2006 Foto: Fabio Fantini (Reggio Emilia)
“Per vedere le ombre e i colori” dal 19 novembre 2005 al 19 gennaio 2006 Foto: Fabio Fantini (Reggio Emilia)
“Per vedere le ombre e i colori” dal 19 novembre 2005 al 19 gennaio 2006 Foto: Fabio Fantini (Reggio Emilia)
Dopo il successo delle mostre nei Musei messicani di Guadalajara e Città del Messico, e prima della mostra torinese all’Archivio di Stato, dedicata al “Grande disegno italiano” nei primi giorni di dicembre, Omar Galliani torna, a partire dal 19 novembre 2005, alla Galleria d’Arte 2000&Novecento della sua città con una selezione di opere su tavola e su tela, dalla serie “Nuovi santi”, che va dal 2004 al 2005.
Le immagini che l’artista propone in questa occasione nascono da un' acuta osservazione della donna del nostro tempo, filiforme, androgina, aggressiva, sempre atteggiata come una top da carta patinata, magari in estasi come una odierna Santa Teresa berniniana. Una donna che porta in scena il suo non adattamento radicale, e ostentato, alla normalità, e magari un’autonomia che è il sintomo di una sofferenza nevrotica, di un mondo di ombre, che non possono essere eliminati, ma anche che non possono essere accettati impunemente. Potremmo definire queste creature bifronti, che stringono a sé rosari perlescenti e spade acuminate, “archetipi” capaci di abbracciare gli aspetti patologizzati, e mitici di questa nostra società del consumo estremo. E proprio per enfatizzare e rendere esplicite queste attualissime problematiche del “sé”, che affermano l’esigenza di un astratto principio formale, il quale agisce in tutti gli esseri umani e insiste sulla peculiarità di ciascuna esistenza, Galliani fa agire queste sue “figure” su pareti dipinte di giallo, blu, rosso, e grigio grafite, quasi a voler far provare alle sue creature—disegnate con vertiginosa sensibilità su tavole di acero—il brivido di un altro mondo, fatto di luce e di cromie primeve e stranianti.Il catalogo, che prevede la pubblicazione anche di opere non in mostra (un gruppo di elegantissimi disegni su carta), contiene un testo poetico dello stesso Omar Galliani, poesie del poeta sudafricano Don Maclennan, un saggio di Marisa Vescovo.