Acqua, aria, terra, fuoco
8 marzo - 1 maggio 2008
dall’ 8 marzo al 1 maggio 2008
dall’ 8 marzo al 1 maggio 2008 Foto: Fabio Fantini (Reggio Emilia)
dall’ 8 marzo al 1 maggio 2008
dall’ 8 marzo al 1 maggio 2008
Per questa nuova mostra la Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO ha voluto approntare un progetto espositivo studiato “site specific”: “Aria, acqua, terra, fuoco”, legato ad un gruppo di artisti di grande sensibilità e chiara fama internazionale, ma perfettamente legati ad una identità artistica italiana, soprattutto mediterranea: Marco Gastini, Luigi Mainolfi, Nunzio, Walter Valentini, Piero Ruggeri e Giuseppe Spagnulo.
La loro poetica trova perfetta corrispondenza in questi elementi “primevi”, e postula il valore culturale dell’ “individualità” dei materiali, indicazioni queste che costituiscono un insieme inscindibile di “forme simboliche”, di materiali organici e inorganici, metaforici e collettivi, che ci consentono una profonda e poetica lettura di fenomeni e segni legati al cielo e alla terra, e capaci di dissolvere nel contempo le istituzioni omologate dal consumo della pittura e della scultura. Uno sguardo ai primordi della natura e del mito, che ci consente di poter ancora, nonostante tutto, di sperare nel recupero di vita del nostro pianeta.
Un tema questo che si anima in forme e cromie-colore e materia liberano sempre eventi stupefacenti - che si pongono a confronto col nero, con le sue magichealchimie terrestri, colore che, forse più di altri, assume, anche oggi, il valore simbolico dell’assoluto, o specularmente col blu quale corrispettivo di cielo, acqua,infinito, totalità cosmica, e soprattutto pensiero, oppure della terra, nera o rossastra, argillosa o vulcanica, segno della vita che si rinnova, delle sensazioni primitive di appagamento ed eros, simbolo di un mondo naturale, il cui archetipo è la Grande Madre.
Da sempre la pittura di Marco Gastini cerca la leggerezza dell’aria, del respiro, la profondità di acque vergini, le regioni dell’oltre, mentre Luigi Mainolfi disegna o scava nella terracotta nuovi percorsi per la natura, per le creature leggendarie della sua fantasia, mentre l’acqua diventa il liquido amniotico delle sue isole bambine.
Piero Ruggeri col suo segno fulmineo e senza centro porta sulla tela un’energia che scorre e si propaga in una materia che è, di volta in volta, lava infuocata oppure spenta.Walter Valentini cerca sulla carta e sulla tela le alchimie matematiche del percorso degli astri nella volta celeste.
Nunzio con le sue sculture, legate a un suo particolare minimalismo esistenziale, composte con legni bruciati, scrive i segni di un mondo lontano su cui a volte si affacciano lacerti di un cielo notturno. I ferri e le terrecotte combuste di Giuseppe Spagnulo portano chiuse in sé le memorie della sua terra e di una natura ormai consegnata ad un fuoco che arde lentamente nelle cose.